Il Santuario della Madonna di Galloro conta ora 400 anni di presenza nella comunità di Ariccia.
L’Immagine Sacra di Maternità Mariana ha una datazione incerta risalente verosimilmente fra la fine del XV sec. ed il corso del XVI sec. Le antiche indicazioni che la fanno risalire ai primi
dell’anno mille non sono congruenti con le poche informazioni che si possono raccogliere su disparati racconti che, pur scarni e con diversi riferimenti, indirizzano a considerare realistica
una datazione più recente.
L’Immagine fu dipinta da un ignoto autore su uno strato di lieve intonaco steso su uno sperone roccioso di peperino a metà circa del valloncello fra ‘Monticella grande e Monticella piccola’ attualmente chiamati Colle di Galloro e Colle Pardo. Il luogo oggi è ricordato da una piccola cappella, nel suggestivo contesto ambientale che isola il visitatore dal frastuono della vita corrente, con copia della Immagine e viene indicato come La Memoria.
L’Immagine della Madonna, che reca in braccio il Bambino Gesù benedicente alla latina e reggente sul cuore il Globo, ha nella mano sinistra un ramoscello senza spine con tre rose a simbolo del suo Immacolato Concepimento. Una corona di 13 stelle circonda l’immagine.
Perciò, sin dall’inizio, il Santuario fu dedicato alla Immacolata Concezione come fu rinvenuto nello scritto di una delle pietre a fondamento.
Icona sull’Altare Maggiore
Fra Michele da Bergamo
Tela di ignoto
Pianta di Chiesa e Monastero
Da C. Fontana 1662
Galloro
Gian Lorenzo Bernini
Interno Cupola
Navata ed Altare Maggiore
Facciata Chiesa
Fiera Franca a Galloro
Santa Maria di Galloro e Monastero dei Gesuiti (XX sec.)
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Realizzato da Giulia De Rosa